E’ nata la Comunità Laudato si’ Lodi 1

La Chiesa di Rieti e Slow Food propongono la costituzione di associazioni informali di cittadini (denominate Comunità internazionali Laudato si’) che senza limitazioni o restrizioni di credo, orientamento politico, nazionalità o estrazione sociale si impegnano per la promozione della “Ecologia Integrale”.

Qui in Cascina Fanzago abbiamo pensato di fondare una di queste comunità, ovviamente con tutti quelli che vorranno accompagnarci in questo cammino.

Ogni Comunità Laudato si’ nasce dalla sottoscrizione di una dichiarazione che contiene anche l’indicazione di ciò che il gruppo si impegna a fare. Nel nostro caso abbiamo pensato di non formulare propositi troppo ambiziosi con il rischio di non riuscire a mantenerli. Ci sarà ovviamente sempre la possibilità di fare di più, ma abbiamo voluto partire da cose semplici che riteniamo di poter realizzare. Due sono quindi i punti (come potete vedere nel documento allegato): piantare alberi e imparare a produrre meno rifiuti.
In questo spirito sabato 14 e domenica 15 marzo abbiamo cominciato a piantare alberi qui alla Fanzago, alcuni come nuove piantumazioni e altri in sostituzione di acacie infestanti per contribuire a mantenere la biodiversità del nostro ambiente. Con questo gesto abbiamo voluto dare simbolicamente avvio alla Comunità Laudato si’ Lodi 1.

Chi si sente di accompagnarci in questa nuova avventura, sempre nella misura delle sue possibilità, può comunicarci l’adesione via e-mail (all’indirizzo laudatosi@ilcortiledellafanzago.org) e lo inseriremo tra i sottoscrittori della dichiarazione fondativa (che trovate qui).

Opet Bosna: raccolta di indumenti per i migranti respinti dall’Europa

Nei giorni di lunedì 29 e martedì 30 giugno dalle 16 alle 19, il gruppo Opet Bosna raccoglie, presso Cascina Fanzago, indumenti e altri effetti che porteranno “SUBITO e PERSONALMENTE”  ai migranti respinti dall’Europa sul confine della Bosnia.

Hanno verificato le attuali esigenze in loco, ed hanno quindi stilato una  lista dettagliata che trovate nel volantino e alla quale si chiede di attenersi strettamente. Clicca qui per il volantino.

 

Give us a 5…PER MILLE!

Ci siamo chiesti se in questo tempo di pandemia mondiale avesse senso chiedere il 5 per mille per la nostra associazione. Riflettendoci ci siamo detti che, pur senza dimenticare le tante altre necessità ed urgenze che attraversano il mondo, noi crediamo fermamente che la realtà che stiamo cercando di far crescere (insieme a tante persone che ci credono e che ci accompagnano col loro impegno o anche solo con la loro simpatia) sia nella direzione di costruire una alternativa possibile, qualcosa che aiuta a sanare le tante ferite all’ambiente, che aiuta a rimettere le persone in relazione. Qualcosa che tanto più ora, in un tessuto sociale reso ulteriormente più fragile, può costituire un baluardo di resilienza.

Se condividi il nostro sogno puoi donarci il 5 per mille attraverso la dichiarazione dei redditi: sull’apposito modulo firma e inserisci il codice fiscale 92561100154 nello spazio dedicato al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.

L’amore al tempo del coronavirus

Tutti presi da questa emergenza sanitaria ci stiamo dimenticando di tante altre sofferenze che attraversano il mondo. Accettiamo quindi le precauzioni decretate dal governo per proteggere i più deboli tra di noi, sentiamoci prossimi a chi è in gravi condizioni e lotta per la propria vita e a chi ha perso i propri cari a causa di questa brutta malattia,  ma non dimentichiamoci di tante altre persone che vivono enormi tragedie ormai nel silenzio generale. Come è possibile che quasi più nessuno si indigni davanti alle parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen? Di fronte alla tragedia delle migliaia di profughi ammassati al confine della Grecia ha dichiarato che “la Grecia è lo scudo dell’Europa”. Abbiamo davvero toccato il fondo e dobbiamo ripartire dalle parole profetiche di Papa Francesco, richiamate anche dal recente articolo di Alex Zanotelli: “Sogno un’ Europa in cui essere migrante non è un delitto”.

Un’umanità che non si può fermare

Lunedì 10 febbraio, alle ore 21 in Sala Granata, Maurizio Pagliassotti presenta  il suo libro “Ancora dodici chilometri”. Un’umanità, che dopo aver affrontato ogni genere di avversità, è giunta in un’Italia ormai inospitale cerca nuove opportunità fuggendo in Francia attraverso le Alpi. Un’umanità che non si può fermare. Clicca qui per la locandina.

Opet Bosna (ancora Bosnia)

Da quest’anno il gruppo “Opet Bosna” si è affiliato alla associazione “Casa per la Pace” di Milano. Questo consente di unire le forze per dare un maggiore sostegno al progetto.

Come già fatto in precedenza, anche quest’inverno porteranno personalmente  indumenti ai tanti migranti bloccati sulla rotta dei Balcani, al confine con la Croazia. A tal fine verrà effettuata una raccolta di solo vestiario invernale da uomo, sabato 11 gennaio dalle 10 alle 12 presso la Cascina Fanzago (gli indumenti possono essere lasciati anche prima ma NON DOPO questa data).  Clicca qui per vedere il volantino con l’elenco dettagliato dei capi e delle misure richieste.

F35, lo spreco senza fine… per un futuro di guerra

Esprimiamo indignazione e contrarietà alla decisione del governo – annunciata Il 28 novembre dal ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, esponente del mondo cattolico lodigiano – di procedere alla fase 2 del programma di acquisto dei cacciabombardieri F35: in aggiunta ai 28 già acquistati (oltre 3,5 miliardi di euro), l’Italia ne comprerà altri 27. Questa decisione è avvenuta soltanto 9 giorni dopo che la maggioranza del Parlamento aveva chiesto al governo di valutare il programma di acquisto “tenendo conto dei mutamenti del contesto geopolitico, dei costi che si profilano, delle esigenze di contenimento della spesa pubblica”, mentre i partiti di minoranza avevano sollecitato a procedere senza indugi. Governo e ministro hanno proceduto senza indugi.

Il presidente nazionale del movimento ecclesiale Pax Christi, mons. Giovanni Ricchiuti, a inizio ottobre aveva scritto al ministro della Difesa Guerini una lettera aperta, in cui affermava:

“In Italia per le spese militari investiamo 25 miliardi di euro all’anno! 68 milioni al giorno, 2,8 milioni all’ora! L’Italia fino alla fine del 2019 può ancora uscire dal costosissimo progetto degli F35. (…) Gli F35 sono aerei da guerra, abilitati anche al trasporto di testate nucleari. Il costo di ogni aereo si aggira sui 130 milioni di euro” (in “Mosaico di pace”, ottobre 2019, p. 3).

I governi che si sono succeduti hanno persistito nel disattendere le prese di posizione del movimento Pax Christi, della Rete della pace, della Rete italiana per il disarmo e di ampi settori di opinione pubblica in favore di scelte coerenti nella direzione della pace, del disarmo e del ripudio della guerra: ossia investire le risorse destinate all’acquisto degli F35 (circa 12 miliardi di euro) in sanità, scuole, ricerca, difesa del suolo, assistenza sociale, contrasto alla povertà.

Spendere una cifra abnorme per un programma di armamento dedicato prevalentemente ad operazioni di attacco e al trasporto di ordigni nucleari, è in contraddizione con l’art. 11 della Costituzione che afferma: “L’Italia ripudia la guerra” e con il magistero di papa Francesco, che il 24 novembre a Hiroshima ha ribadito: “L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso di armi atomiche”.

Lodi 15 dicembre 2019

Il Cortile APS, GIT di Banca Etica, Lodi Solidale (rete di associazioni), GAS lodigiano, MEIC, Centro Missionario, Coop. Famiglia Nuova

Se vuoi firmare anche tu questa petizione puoi farlo cliccando su questo link:  http://chng.it/n2zXW8wLnf

 

Riace riparte

L’abbiamo già detto e scritto in tanti: “Riace non si arresta!”. Per conoscere le ultime novità da Riace e anche per leggere una corretta ricostruzione di ciò che è accaduto (che la macchina del fango ha cercato di distorcere) visitate, cliccando qui, il sito della fondazione “E’ STATO IL VENTO”.